(segue) Il Centenario del Consiglio di Stato
(19 agosto 1931)
[Inizio scritto]
Da allora, e sono ormai passati
oltre quattro anni, il Consiglio di Stato non è stato più
oggetto di provvedimenti legislativi. Ma da domani, iniziandosi il
secondo centenario della sua vita feconda e gloriosa, il Consiglio di
Stato passa alle dirette dipendenze del Capo del Governo, il che fu
da me annunciato fino dal settembre 1929 ed è perfettamente
conseguenziale con la esistenza della legge del Primo Ministro,
profondamente innovatrice del nostro diritto pubblico.
Per il valore dei suoi membri,
guidati da un Presidente come il Santi Romano, di chiara e
universalmente riconosciuta dottrina, e per il prestigio unanime dal
quale è circondato, e per l'ausilio preziosissimo che dà
all'opera del Governo e per la garanzia di assoluta giustizia che
offre ai cittadini, il Consiglio di Stato è oggi uno degli
elementi fondamentali del Regime e quindi della vita politica e
morale della Nazione.
Così io ho disposto per
l'esatto e sollecito raccoglimento da parte di tutti i Ministeri dei
pareri del Consiglio di Stato, pareri che di frequente evitano errori
e che comunque sono un elemento di sicurezza nella vita
amministrativa dello Stato.
Bisogna vegliare, severamente
vegliare a che questo prestigio non venga diminuito. Bisogna, quindi,
reagire contro la tendenza, qualche volta affiorante in talune zone
dell'amministrazione, a considerare il Consiglio di Stato come una
giubilazione per servizi resi, un sostitutivo di altri incarichi e
compiti o il coronamento ambito d'una carriera. Seguendo queste
deleterie direttive, si finirebbe per appesantire il Consiglio di
Stato, per farne una casa di riposo o di consolazione, mentre il
Consiglio di Stato deve comporsi di uomini capaci di dare un reale,
positivo, continuativo contributo all'opera consultiva e
giurisdizionale del Consiglio stesso.
Con questi pensieri e propositi io
saluto il primo secolo di vita del Consiglio di Stato, secolo che
vide eventi mirabili, come l'unità e la indipendenza della
Nazione, ed una grande guerra vittoriosa, che diede i giusti ed
inviolabili confini alla Patria.
(segue...)
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