(segue) Ai vincitori del Concorso nazionale del grano
(7 dicembre 1931)
[Inizio scritto]
Tutti coloro che hanno
direttamente o indirettamente partecipato alla battaglia granaria e
agricola dell'anno nono, proprietari, contadini, maestri, tecnici,
cattedratici, esperimentatori, sacerdoti, meritano il mio elogio. Gli
agricoltori italiani possono avere questa certezza e cioè che
il Governo fascista li considera, li apprezza, è al loro
fianco, specie nell'attuale momento e che tutto il possibile sarà
tentato per l'ulteriore progresso dell'agricoltura italiana.
I «veliti» della
battaglia del grano che fra alcuni minuti riceveranno un tangibile
premio, sono la testimonianza che anche nell'agricoltura, come in
qualsiasi altra impresa, accanto ai mezzi occorre tenacia di lavoro e
volontà di vittoria.
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