Per l'Istituto Mobiliare Italiano
(5 dicembre 1931)
Il 5 dicembre S.
E. il Capo del Governo ha insediato il Consiglio dell'Istituto
Mobiliare Italiano, nella sua sede di Palazzo Salviati in Roma, con
il seguente discorso:
Eccellenze! Camerati! Signori!
L'Istituto Mobiliare Italiano
inizia da oggi la sua vita, comincia, da oggi, a funzionare
regolarmente. La simpatia colla quale è stata accolta non solo
in Italia, ma anche oltre frontiera la creazione dell'Istituto
Mobiliare Italiano, non andrà delusa. Ne sono profondamente
convinto. Anzi tutto perché l'Istituto risponde ad una
esigenza concreta e indilazionabile del momento attuale; in secondo
luogo perché la legge che lo costituisce ne precisa
chiaramente il carattere e gli scopi; in terzo, ma non ultimo luogo,
perché a presiederlo ho chiamato voi, sen. Mayer, che alla
conoscenza dottrinale dei fenomeni economici aggiungete un'esperienza
viva e vissuta della realtà; che ad una sicura fede
patriottica cimentata sino dai tempi della vigilia, aggiungete il
disinteresse di chi, soltanto, è pensoso dei problemi
generali.
La rapidità stessa con la
quale è stato sottoscritto il capitale, è la riconferma
che l'Istituto nasce compiutamente vitale.
Le molte ma modeste sottoscrizioni
di Casse di Risparmio e di altri minori istituti sono importanti
perché assolutamente spontanee e soprattutto perché i
rappresentanti di detti organismi, potranno quotidianamente
constatare con quale gelosissima cura sarà amministrato il
capitale dell'Istituto.
Sono sicuro che l'Istituto non
decamperà da queste mie seguenti e precise direttive, cioè:
burocrazia ridotta al minimo possibile, niente impianti grandiosi,
poche spese generali.
(segue...)
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