Torino
(28 maggio 1932)


      Articolo pubblicato sul «Popolo d'Italia» il 28 maggio 1932.

      Molto pregevole, varia e completa, non soltanto da un punto di vista strettamente locale, amministrativo, ma anche nazionale, è la relazione che il Podestà di Torino, Conte Paolo Thaon di Revel, ha fatto in data 30 aprile u. s., sull'andamento dell'Amministrazione da lui diretta nell'anno 1931.
      Dall'ampia e documentata relazione si possono spigolare dati e notizie interessanti, come ad esempio che la famosa e annosa questione di via Roma è risolta, tanto che il primo tratto della nuova via Roma sarà inaugurato il 28 ottobre 1933 - XI; che — vanto di Torino — il 95 % degli alunni delle scuole elementari sono iscritti all'O. N. B.; che la vigilanza igienica fu così sistematicamente applicata che furono eseguite 32.371 ispezioni sui mercati, latterie e spacci diversi; vennero elevate 2746 contravvenzioni; sequestrati 19.117 litri di bevande diverse; kg. 3725 di derrate e inoltrate all'Autorità Giudiziaria 475 denuncie.
      È così che si tutela la salute fisica del popolo e si difendono gli interessi dei commercianti onesti da quelli che sono... il contrario.
      Dalla relazione Thaon di Revel, risultano fatti ancor più degni di considerazione e di elogio. Anzi tutto, che Torino, dal punto di vista dei tributi locali, è la città meno tassata d'Italia ed essendo rientrata nei limiti normali della sovrimposta, ha alleggerito il contribuente di ben venti milioni. Le aliquote di sovraimposte sui terreni e sui fabbricati a Torino, sono esattamente la metà paragonate con quelle di Milano, Bologna, Trieste, Genova; e meno ancora della metà, in confronto di quelle di Venezia, Napoli, Palermo. Il limite di esenzione dell'imposta sul valore locativo è a Torino di lire 3000, mentre è di 1500 a Venezia, 1400 a Milano e Genova, 1200 a Roma e Napoli, 1000 a Palermo, 800 a Bologna. Anche in tutte le altre voci dei tributi locali, Torino ha applicato le aliquote minori, non solo, ma ha rinunciato all'imposta di consumo su alcuni generi e non ha introdotto la tassa sulle insegne.

(segue...)