(segue) Al popolo di Torino
(23 ottobre 1932)
[Inizio scritto]

      Essi hanno inventato il popolo, non già per andargli incontro alla nostra franca maniera, ma lo hanno inventato per mistificarlo, per dargli dei bisogni immaginari e dei diritti illusori. Costoro non sarebbero alieni dal considerare quella che si potrebbe chiamare una guerra di dottrina tra principi opposti, poiché nessuno è nemico peggiore della pace di colui che fa di professione il panciafichista od il pacifondaio. (Applausi, ilarità).
      Ebbene, se questa ipotesi dovesse verificarsi, la partita è decisa sin dall'inizio, poiché tra i principi che sorgono e si affermano ed i principi che declinano, la vittoria è per i primi, è per noi! (Fragorosi applausi).
      Un voto del Gran Consiglio ha suscitato l'interesse di tutti i Paesi: rimanere ancora nella Società delle Nazioni? Ora io vi dichiaro che noi rimarremo ancora nella Società delle Nazioni; specialmente oggi, che essa è straordinariamente malata, non bisogna abbandonarne il capezzale. Alla Società delle Nazioni troppo universalistica, accade che le sue istruzioni perdono di efficacia con l'aumentare delle distanze. E se essa può avere qualche efficacia nelle vicende europee, quando siamo nell'Estremo Oriente e nell'America Meridionale, le parole restano parole, senza senso e senza significato.
      Vi sono stati dei tentativi per disincagliare l'Europa da questa costruzione troppo universalistica. Ma io penso che, se domani, sulla base della giustizia, sulla base del riconoscimento dei nostri sacrosanti diritti, consacrati dal sangue di tante giovani generazioni italiane, si realizzassero le premesse necessarie e sufficienti per una collaborazione delle quattro grandi Potenze occidentali, l'Europa sarebbe tranquilla dal punto di vista politico e forse la crisi economica, che ci attanaglia, andrebbe verso la fine.
      Vi è un'altra questione, quella che concerne la domanda tedesca di parità. Anche qui il Fascismo ha avuto delle idee e delle direttive precise. La domanda tedesca della parità giuridica è pienamente giustificata. Bisogna riconoscerlo, quanto più presto, tanto meglio! Nello stesso tempo, finché dura la Conferenza del disarmo, la Germania non può chiedere di riarmarsi in nessuna misura, ma quando la Conferenza del disarmo sarà finita e se avrà dato un risultato negativo, allora la Germania non potrà rimanere nella Società delle Nazioni se questo divario che l'ha diminuita sin qui non viene annullato. (Applausi).

(segue...)