(segue) La vittoria del grano
(21 novembre 1933)
[Inizio scritto]

      La vittoria conseguita questo anno nella battaglia del grano rende attuali alcuni problemi già additati dal Comitato permanente del grano. Occorre consolidare questa vittoria, consolidarla non regredendo dal totale della produzione ottenuta quest'anno e conseguendo, col continuo aumento dei rendimenti unitari accompagnato dalla graduale riduzione della superficie investita a grano, la diminuzione del costo unitario del prodotto. Il canone enunciato nel 1925: «non è necessario aumentare la superficie a grano» deve essere più che mai rispettato e la necessità di mantenere l'equilibrio nella distribuzione delle colture nell'azienda per la difesa del mercato.
      Il Ministro dell'Agricoltura ha ripetutamente illustrato, nelle direttive, alle Commissioni provinciali granarie, le ragioni tecniche ed economiche dell'equilibrio nelle produzioni dell'azienda agricola, del quale equilibrio è elemento fondamentale l'incremento della produzione foraggera e del bestiame. Invito le organizzazioni sindacali e gli enti tecnici a svolgere intensa azione affinché queste direttive siano seguite da tutti gli agricoltori nell'interesse di ciascuno di esso e di tutti.
      Il Concorso nazionale per la vittoria del grano che da due o tre anni ha subito successive variazioni in concomitanza con i progressivi sviluppi della battaglia del grano e con le necessità emergenti dalle nuove situazioni venutesi a creare, dovrà avere una ulteriore e molto importante modificazione.
      Esso, dovendo servire da indice allo sviluppo logico dell'attività per la battaglia del grano dovrà ricordare, e lo ricorderà nella dimostrazione, che la battaglia del grano vuol promuovere il progresso per il migliore ordinamento economico colturale e la tecnica più perfezionata delle principali coltivazioni sulla base dei risultati della sperimentazione scientifica e pratica che si sta svolgendo in profondità nelle varie zone tipiche del regno. Dall'annata agraria 1934-1935 al Concorso nazionale per la vittoria del grano dovrà, perciò, succedere il «Concorso nazionale del grano e delle aziende agrarie» che chiaramente dovrà mirare a coordinare obiettivi quali, insieme con l'ulteriore progresso della produzione unitaria del grano, l'incremento della produzione foraggera e il miglioramento zootecnico, la sistemazione dei terreni e degli scoli, l'incremento della produzione ortofrutticola.

(segue...)