Agli atleti d'Italia
(28 ottobre 1934)
Il giorno
seguente, XXVIII ottobre 1934-XII, agli Atleti d'Italia radunati in
Roma, il Duce rivolse le seguenti parole:
Oggi XII anniversario della
Rivoluzione delle Camicie nere, uno degli eventi più decisivi
della storia d'Italia e di Europa, voi atleti avete avuto il meritato
onore d'inaugurare una delle più belle strade di Roma e quindi
del mondo. (Applausi altissimi).
Chi vi ha visto sfilare ha avuta
la profonda e quasi plastica impressione della nuova razza che il
Fascismo sta virilmente foggiando e temprando per ogni competizione.
(Applausi scroscianti).
Voi atleti di tutta Italia avete
dei particolari doveri. Voi dovete essere tenaci, cavallereschi,
ardimentosi. Ricordatevi che quando combattete oltre i confini, ai
vostri muscoli e soprattutto al vostro spirito è affidato in
quel momento l'onore e il prestigio sportivo della Nazione. (Applausi
vibrantissimi).
Dovete quindi mettere tutta la
vostra energia, tutta la vostra volontà per raggiungere il
primato in tutti i cimenti della terra, del mare e del cielo.
(Ovazioni).
Camicie Nere!
In questa atmosfera di così
fremente ed ardente entusiasmo di tutto il popolo italiano, noi
andiamo verso l'anno nuovo della Rivoluzione fascista la quale
continua, poiché deve attingere ed attingerà sempre più
integralmente le sue mete: giustizia sociale per il popolo, potenza
sempre più alta per la Patria.
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