Italia e Francia
(5 gennaio 1935)
Il 1935-XIII,
s'inizia con un avvenimento politico di fondamentale importanza:
l'accordo italo-francese. Sino dal mese di ottobre era stata
preannunziata ufficiosamente la visita del Ministro francese Barthou;
ma la tragica aggressione di Marsiglia (9 ottobre 1934-XII) in cui
trovarono la morte Alessandro I Karageorgevic, Re di Jugoslavia e S.
E. Luigi Barthou, Ministro degli Affari Esteri del Gabinetto
Doumergue, fece rimandare la venuta d'un rappresentante del Governo
francese a Roma. Questa avvenne soltanto il 5 gennaio con l'arrivo di
S. E. Pietro Lavai, allora Ministro degli Affari Esteri del Gabinetto
Flandin. Con l'incontro Mussolini-Laval si conclusero le trattative
italo-francesi e gli accordi furono firmati dai due Uomini di Stato,
a Palazzo Venezia, il 7 gennaio 1935-XIII. Questo accordo preludeva
al patto franco-inglese firmato a Londra il 3 febbraio: tutta
l'opinione pubblica europea considerava questi avvenimenti come una
garanzia per la pace, voluta dal Duce, e basata sopra un fronte unico
italo-franco-inglese. Su queste basi doveva fondarsi, in aprile, il
convegno di Stresa.
Ma già con
l'aggressione di Ual-Ual (5 dicembre 1934-XIII), seguita di poco
tempo all'assalto al Consolato italiano di Gondar (17 novembre
1934-XIII) si veniva profilando la vertenza italo-abissina — e
l'accordo del 7 gennaio doveva influire in seguilo su l'atteggiamento
della Francia di fronte alla questione etiopica.
Il 5 gennaio
1935-XIII, il Duce — accogliendo S. E. Lavai ad un pranzo
d'onore a Palazzo Venezia — pronunciava le seguenti parole:
Signor Presidente!
L'Italia e il suo Governo sono
lieti di salutare in Roma, dopo molti decenni, quale gradito Ospite,
il Ministro degli Affari Esteri di Francia, già Capo del
Governo di Francia.
(segue...)
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