Un colpo di piccone
(19 febbraio 1935)
Il 19 febbraio
1935-XIII, il Duce iniziava in Roma, con i primi colpi di piccone,
fra l'entusiasmo del popolo e delle maestranze, i lavori di
demolizione dell'area destinata al sorgere della Mole Littoria. Anche
nel fervore dell'attività politica internazionale, ogni giorno
più complessa, il Duce è onnipresente e dà
impulso perenne alle opere costruttive. Sempre, alle dichiarazioni
che concernono la politica estera, si accompagnano i discorsi con i
quali S. E. il Capo del Governo promuove l'attività
costruttiva, lo sviluppo etico, politico e sociale della Nazione.
Con questo colpo di piccone hanno
inizio i lavori di demolizione per liberare l'area destinata alla
Mole Littoria.
Verranno nelle prossime settimane
totalmente demolite la via dei Pozzi, via del Tempio della Pace, via
del Buonconsiglio, vicolo del Buonconsiglio, via del Pernicone.
Verranno demolite in parte la via del Colosseo e via Frangipane.
La Mole Littoria si comporrà
di due corpi di edifici: uno monumentale sulla via dell'Impero e dove
avrà sede la Mostra permanente della Rivoluzione fascista e
l'altro sulla via Cavour per gli Uffici del Partito.
Elemento di congiunzione una
torre, che dovrà esprimere nelle sue proporzioni la potenza
del Fascismo.
La Mole che sorgerà fra
quella dell'Altare della Patria e quella del Colosseo dovrà
essere degna di Roma, del luogo e dell'architettura italiana. Essa
sarà inaugurata il 23 marzo 1939 nel ventesimo annuale della
fondazione dei Fasci Italiani di Combattimento, 17° dell'Era
fascista.
Una calda impetuosa ovazione ha
coronato queste parole e il preannuncio della grandiosa Mole Littoria
ha destato in tutti il più vivo entusiasmo.
(segue...)
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