Al Consiglio dei Ministri dopo la vittoria del Lago Ascianghi
(8 aprile 1936)


      La vittoria del Lago Ascianghi (I aprile 1936-XIV) aveva avuto un valore decisivo. Nello slancio unanime del Popolo Italiano, tre fattori fondamentali stanno a centro del vasto quadro d'azione: i Combattenti, le Maestranze operaie, le Donne italiane. E il Duce, nel Consiglio dei Ministri dell'otto aprile 1936-XIV, volle esaltare nobilmente questi fattori essenziali della duplice Vittoria, contro le sanzioni e contro la barbarie etiopica. Le sue dichiarazioni furono le seguenti:

      Le vittorie superbe dei nostri soldati ed in particolar modo la vittoria del Lago Ascianghi riportata sulle truppe del Negus, istruite, equipaggiate ed armate da europei, avvicinano l'Italia alla realizzazione del suo primo obiettivo per il quale dovette ricorrere alle armi dopo l'avvenuta mobilitazione delle forze etiopiche e cioè: la sicurezza delle nostre Colonie.
      Tale sicurezza sarà raggiunta in pieno con totale annientamento delle formazioni militari abissine, annientamento che non può mancare né tardare.
      Al comandante in capo Maresciallo Badoglio, a tutti i suoi collaboratori, alle truppe nazionali ed eritree il Consiglio dei Ministri rinnova gratitudine e plauso.
      Nei territori occupati dalle nostre Divisioni le popolazioni hanno dimostrato la loro simpatia all'Italia e sono tornate, ora che sono difese dalle depredazioni dei ras, alle loro occupazioni normali.
      Nel frattempo l'Italia ha risposto affermativamente a una domanda del Comitato dei tredici.
      Le nostre truppe nell'A. O. sono intatte nei loro imponenti effettivi, il morale è semplicemente perfetto, mentre i preparativi delle forze metropolitane di terra, di mare, di cielo procedono con ritmo sempre più accelerato.

(segue...)