“Sugli spalti del sanzionismo mondiale è stata innalzata
la bandiera bianca”
(15 luglio 1936)
Il 15 luglio
1936-XIV, per la fine delle sanzioni, tutta la Nazione fu
imbandierata, come il 18 novembre 1935-XIV, data nefasta dell'inizio
dell'assedio economico. Tutto il Popolo Italiano si riversò
nelle piazze a celebrare questa seconda Vittoria, e l'intensissima
manifestazione culminò a Piazza Venezia ove il Popolo intero
volle vedere e udire il Duce. Questi, alle 19.35', dal balcone del
Palazzo Venezia pronunciò le seguenti parole:
Oggi, 15 luglio dell'anno XIV,
sugli spalti del sanzionismo mondiale è stata innalzata la
bandiera bianca.
Non è soltanto il segno
della resa, ma si vorrebbe che fosse un sintomo del ritorno al senso
comune.
Il merito di questa grande
Vittoria sul fronte della economia va tutto e integralmente al Popolo
Italiano (la folla grida: «A Voi, Duce!»); va agli
uomini, va alle donne, va ai fanciulli di tutta Italia.
Nessuno ha tremato, nessuno ha
piegato: tutti erano pronti a qualsiasi sacrificio, pur coltivando
nel cuore la certezza che alla fine la civiltà e la giustizia
avrebbero trionfato in Affrica ed in Europa.
Così è avvenuto,
così sotto i simboli del Littorio invincibile, avverrà
domani e sempre.
Le parole del
Duce sono state interrotte, dal principio alla fine, da altissime
acclamazioni.
Ma sopra tutto
quando Egli ha dato al Popolo Italiano il merito di questa grande
Vittoria sul fronte dell'economia, la moltitudine ha esploso in un
grido unanime: A voi! Al Duce! e ha ripetuto questo grido più
volte, come per dare alla gloria del Vittorioso una solenne
consacrazione popolare. Più confidenzialmente qualche popolana
gli ha gridato: A te! A te, che hai guidati i nostri figli! Poi le
ultime parole vengono salutate da scrosci assordanti di applausi, da
un turbinare di vessilli, da acclamazioni ardenti. La moltitudine,
tutta protesa verso di Lui, si solleva e ondeggia in uno slancio di
appassionato entusiasmo, rinnovando il grido della sua fede e del suo
cuore: Duce! Duce! Duce!
(segue...)
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