“Giornata radiosa”
(28 ottobre 1936)
Il Duce di
ritorno da Bologna — dopo aver trasmesso, per mezzo del Foglio
d'Ordini del Partito Nazionale Fascista, il suo «Messaggio alle
Camicie Nere» — celebra in Roma il XXVIII Ottobre, con
l'inaugurazione del Sacrario ai Caduti della Milizia, con la consegna
delle Medaglie alla memoria dei Caduti nella Guerra africana, e con
un breve discorso, che Egli pronuncia dal balcone di Palazzo Venezia,
davanti a una vasta folla — commossa ed entusiasta. Il discorso
è il seguente:
Camerati!
Giornata radiosa quella di oggi:
a Roma e in tutta Italia. A Roma stamane abbiamo inaugurato il
Sacrario della Milizia. È un marmo sul quale sono incisi non
soltanto la memoria, ma i nomi di tutte le Camicie Nere che durante
la Rivoluzione caddero per dare all'Italia tutte le possibilità
del suo futuro, e caddero durante la guerra d'Affrica per dare
finalmente all'Italia il suo Impero. Dovunque inaugurazione di grandi
opere pubbliche. Sono i segni indelebili attraverso i quali i figli
dei nostri figli, fino alle più remote generazioni, avranno la
testimonianza della capacità creativa del Popolo Italiano
nell'Era fascista.
Anno fausto il XIV. Ma il XV non
sarà meno fausto di quello che oggi finisce. Poiché
tale è la nostra fede, questa è la nostra volontà.
Volontà aguzza e temprata come l'acciaio delle vostre lame.
Fede che quando trova degli ostacoli vi si getta contro e brucia i
vascelli dietro di sé.
Il Popolo Italiano è oggi
in piedi come non mai, deciso a difendere con tutte le sue forze,
sino alla sua ultima stilla di sangue, la Vittoria e l'Impero.
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