L'introduzione a «la preparazione e le prime operazioni» del Maresciallo De Bono
(1936)


      Tra i volumi pubblicati sulla guerra d'Africa, due, sopra tutti, costituiscono documentazione storica della grande impresa. Il primo, dal titolo «La preparazione e le prime operazioni», editore l'Istituto Nazionale fascista di Cultura, ha per autore il Maresciallo d'Italia Emilio De Bono. Esso reca la seguente «introduzione» del Duce:

      Il Maresciallo d'Italia, camerata Emilio De Bono, ci offre con questo libro una specie di rapporto sull'opera da lui svolta nel periodo preparatorio della guerra e nelle prime fasi della medesima, legata alla conquista di Adua, Adigrat, Makallè, nomi che dal 1896 in poi, erano custoditi nei cuori non immemori degli Italiani. Questo libro era necessario: e per i professionali che dalle grandi esperienze altrui devono trarre giovamento ed esempio e per il popolo che giudica, col suo istinto, spesso — per ragioni misteriose — infallibile.
      Questo libro è interessante perché racconta ciò che è accaduto ieri, con protagonisti e spettatori i quali possono fornire testimonianza sicura. Questo libro è soprattutto impressionante e destinato come tale a sbalordire il lettore italiano e straniero. Bisogna compiere uno sforzo considerevole di immaginazione, per rendersi conto di quel che sia stata l'opera svolta da Emilio De Bono e dai suoi immediati e mediati collaboratori. Una proposizione sola basta a sintetizzare quest'opera: tutto era da fare o da rifare. L'Eritrea viveva da qualche decennio su un piede che non si può nemmeno chiamare di casa. Il Governo fascista impegnato sino al 1926 nella rioccupazione della Libia, non aveva potuto dedicare alla colonia primogenita che le cure dell'ordinaria amministrazione. Ma, in seguito alla mancata applicazione dell'accordo italo-abissino del 1928 — esclusivamente per colpa etiopica — l'attenzione di Roma fu ricondotta verso Asmara.

(segue...)