Intervista al «Volkischer Beobachter»
(18 gennaio 1937)
Il Volkischer
Beobachter del 18 gennaio 1937-XV pubblica la seguente intervista che
il Duce ha concesso all'inviato speciale Roland Strunk:
A Roland Strunk, che afferma di
aver ritrovato il Duce quasi rinvigorito dalle ostilità
affrontate e vinte, e ringiovanito d'anni, Mussolini ha detto che lo
scorso anno è stato ricco di eventi, è stato fatto un
gran passo avanti, è stato saldato l'Asse Roma-Berlino.
Rilevato come questo sia l'inizio
di un processo di consolidazione europea, il Duce ha affermato che
Egli non crede agli Stati uniti d'Europa; e ha aggiunto:
Essi sono un'utopia,
un'impossibilità, determinata dalla storia e dalla politica.
Nel nostro continente siamo tutti troppo anziani. Ogni popolo, ogni
Stato ha la sua storia e le sue intime originalissime sorgenti, dalle
quali derivano le qualità della stirpe e della Nazione.
Altrove, in America, sì, le cose stanno diversamente. Ecco,
lì, tutto è più giovane, più nuovo, privo
di tradizione.
Tuttavia, pur dichiarando che gli
Stati uniti d'Europa sono una cosa impossibile, il Duce ha osservato
che, all'infuori di ciò e nella stessa direzione, si sta
formando qualche cosa, una specie di idea europea, nata dalla nozione
che un solo pericolo minaccia la nostra coltura, la nostra integrità
e la nostra civiltà; e questo pericolo è il
bolscevismo.
Il Duce, dopo aver detto che oggi
si sta attraversando un periodo di totale rivolgimento delle
ideologie politiche e sociali e che le democrazie sono in istato
fallimentare, ha osservato che questa è l'epoca della forte
individualità e della personalità predominante.
Lo Strunk ricorda come il Duce,
pochi giorni or sono, abbia concluso coll'Inghilterra un accordo per
il Mediterraneo (è il Gentlemcn's agreement, firmato a Roma il
2 gennaio 1937-XV) e come tale avvenimento sia stato da taluni preso
a pretesto per diffondere menzogne, dubbi e sfiducia.
(segue...)
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