Il grido e la valanga
(26 giugno 1937)
Da Il Popolo
d'Italia, 26 giugno 1937-XV.
Neville Chamberlain nel suo
debutto di ieri, quale Capo del Governo britannico, ha raccomandato
il massimo sangue freddo data l'attuale tensione delle faccende
europee e la più grande moderazione nei gesti e nelle parole.
Il suggerimento non potrebbe essere più saggio e tempestivo.
«In certe situazioni
politiche — egli ha detto — può avvenire come
nell'alta montagna, dove basta un grido a provocare una valanga».
Anche questo efficace paragone è esatto. Accade cioè,
talvolta, che la semplice quasi impercettibile vibrazione fisica
della voce umana, determini lo sfaldamento di blocchi di neve il cui
equilibrio sulla parete a picco è precario e il blocco rotoli
poi a valle come una valanga.
Neville Chamberlain dovrebbe
domandarsi se per avventura nell'attuale situazione europea non ci
sia troppa gente che grida e se non vi siano troppi elementi
determinati a spezzare gli equilibri esistenti. Se bastassero le
grida e le menzogne del mondo antifascista, a quest'ora non valanghe,
ma cataclismi e rovine devasterebbero l'Europa. Non grida isolate, ma
cori vociferanti si levano al cielo in ogni parte d'Europa, diretti
dai maestri del Cremlino che cercano di annegare in un più
grande disordine la confusione che imperversa nel paradiso
bolscevico. Tutto è posto in opera dai sedicenti apostoli
della pace per avvelenare l'atmosfera tra i popoli. Tutto viene
tentato pur di creare uno stato di emozione e di panico. Qualsiasi
menzogna viene inventata e lanciata per rendere ancora più
torbide le acque e favorire i disegni palesi della III
internazionale.
Un deputato conservatore ha avuto,
finalmente, il coraggio di chiedere alla Camera dei Comuni, se non
fosse giunto il momento di proibire ai giornali la diffusione di
false notizie. Il Governo, in nome della cosiddetta libertà di
stampa — libertà assolutamente inesistente nei paesi
delle grandi democrazie com'è stato irrefutabilmente
documentato — non ha osato rispondere, ma taluni ministri hanno
accolto con applausi la proposta, indice significativo di uno stato
di cose non tollerabile più oltre.
(segue...)
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