(segue) Alle popolazioni della Sicilia
(10-20 agosto 1937)
[Inizio scritto]
Porto Empedocle,
Sciacca, Realmonte, Montallegro e tutte le cittadine e i paesi lungo
il percorso, con le popolazioni schierate e plaudenti, sono offerte
traboccanti di amore.
A Ribera,
Mussolini visita la casa natale di Francesco Crispi: alle 11, a
Sciacca, s'imbarca sul «Pola» e durante la traversata
dirige una serie di dieci salve a prima carica da 203 mm. contro un
bersaglio rimorchiato ad elevata velocità, eseguendo
personalmente il fuoco col congegno elettrico di punteria, e colpendo
ripetutamente il bersaglio. Sbarcato a Trapani, alle 17,30', chiamato
dal popolo, appare al balcone centrale del Palazzo del Governo.
Premesso che non farà un
discorso, dopo quelli già pronunciati ed in vista di quello
che farà prossimamente a Palermo, constata con compiacimento
il rapido, notevole sviluppo raggiunto da Trapani dopo la sua
precedente visita e si dice soprattutto lieto di vedere e di sentire
come la temperatura della fede fascista della popolazione trapanese
sia altissima.
«Io so che un problema
particolarmente vi angustia in questo momento, quello dell'acqua:
desidero dirvi che questo problema sarà affrontato e risolto.
«In seguito alla fondazione
dell'Impero, la vostra è diventata una provincia di frontiera
che interessa in particolar modo la sicurezza e l'integrità
della Patria. Io sono sicuro che voi accettate questa nuova
situazione come un privilegio e con orgoglio.»
(La moltitudine risponde con un
solo urlo: «Sì! Sì!»).
E vi domando: Siete voi pronti ad
assolvere quei compiti che la Patria può chiedervi?
(L'enorme folla risponde ancora,
con un solo grido altissimo: «Sì! Sì!»).
(segue...)
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