Ai Mutilati del Comitato d'Azione di Milano del 1917
(10 novembre 1937)


      Nell'ora grave di Caporetto, si costituiva in Milano il Comitato d'azione dei Mutilati con lo scopo di portare, all'interno ed al fronte, un contributo più d'ogni altro efficace alla, resistenza. L'azione d'esempio e di propaganda svolta con fede inuguagliabile da questo eroico manipolo fu unica nella storia della grande guerra e restò infatti memorabile. Il 10 novembre 1937-XVI, il gruppo dei Mutilati con l'on. Carlo Delcroix è ricevuto dal Duce, e l'on. Delcroix rievoca, in un breve discorso, la costituzione e l'opera del Comitato.

      Il Duce risponde dichiarandosi lieto di rivedere gli antichi camerati; esalta l'opera svolta dai mutilati che dettero nel 1917 un magnifico esempio di devozione e di sacrificio, afferma che oggi, a distanza di tanto tempo, si può fermamente dichiarare come la vicenda di quei giorni di ottobre fosse stata una sorpresa tattica, assai comune del resto nella storia di tutti gli eserciti, durante la quale il soldato italiano si batté strenuamente. Elogia l'azione svolta dai mutilati anche negli anni successivi, ponendo in rilievo che era significativo che coloro i quali avevano dato il loro contributo nelle trincee fossero all'avanguardia della Nazione.
      Afferma che essi costituiscono veramente una aristocrazia della quale l'Italia fascista può andare fortemente orgogliosa. Da essa è uscito l'esempio vivente di quegli uomini nuovi che, combattenti nella Grande Guerra e e nella guerra d'Africa, si sono arruolati volontari nelle legioni che hanno eroicamente combattuto in Spagna. Tutto ciò rappresenta l'inestinguibile giovinezza dello spirito fascista che costituisce l'elemento fondamentale della forza del popolo italiano.
      Il Duce conclude dichiarando che il ricordo di questo incontro rimarrà particolarmente caro al suo cuore di camerata e di combattente.

(segue...)