«Consiglio Nazionale delle Ricerche: si funziona per
l'autarchia»
(20 novembre 1937)
Anche il campo
delle ricerche e delle invenzioni non può sfuggire alla parola
d'ordine del tempo: l'autarchia. Il Popolo d'Italia, da alcuni mesi,
svolge una vigorosa campagna dedicata all'autarchia
dell'intelligenza. Si vuole dissuadere l'industria dall'uso, e anzi
dall'abuso, del brevetto straniero e della produzione su licenza
straniera, e la si invita ad aprire laboratorii di studio e di
esperienze, a chiamarvi scienziati e tecnici italiani; ad aver fede,
cioè, nella nostra intelligenza, che sostituisca, fin dove è
possibile, con invenzioni e brevetti nazionali, i troppi brevetti
esteri che rappresentano, per la Nazione, oltre a una perdita di oro,
una pericolosa dipendenza tecnica dallo straniero. Il 20 novembre
1937-XVI, il Duce inaugura la nuova Sede del Consiglio Nazionale
delle Ricerche, a presiedere il quale è stato chiamato il
Maresciallo Badoglio; e a lui infatti, uscendo, dopo la visita alla
sede, il Duce dice:
Allora siamo intesi. Consiglio
Nazionale delle Ricerche: si funziona per l'autarchia.
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