(segue) Il discorso del «passo romano»
(1 febbraio 1938)
[Inizio scritto]
Talune affioranti riserve sono
semplicemente fuori posto. Il passo di parata simboleggia la forza,
la volontà, l'energia delle giovani generazioni littorie che
ne sono entusiaste.
È un passo che ha uno stile
difficile e duro, che esige una preparazione ed un allenamento. Per
questo lo vogliamo.
È un passo che i sedentari,
i panciuti, i deficienti, le cosiddette mezze cartucce non potranno
mai fare. Per questo ci piace.
I nostri avversari proclamano che
il passo di parata è l'espressione più genuina
dell'autentico spirito militarista. Ne siamo felici.
Per questo lo abbiamo adottato e
fra qualche tempo lo eseguiremo alla perfezione. Perché il
popolo italiano, quando vuole, sa fare tutto.
Legionari!
L'Italia fascista è forte,
ha molte armi, moltissimi uomini capaci di impugnarle, ha un comando
solo ed ha un'anima temprata da quattro guerre.
L'Italia dell'anno XVI dell'Era
fascista rispetta gli interessi di tutti, ma è pronta a
difendere la sua pace ed il suo avvenire contro chiunque.
Lo avete inteso?
(I Legionari rispondono con un
solo grido: «Sì!»).
Battaglioni! Saluto al Re!
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