Agli ex-combattenti tedeschi
(18 marzo 1938)
Cinquecento
ex-combattenti tedeschi, guidati dal Duca di Coburgo, il 18 marzo
1938-XVI sono ricevuti a Palazzo Venezia. Il Duca rivolge al Capo del
Governo italiano le seguenti parole:
«Eccellenza,
quale presidente dell'Associazione degli ex combattenti tedeschi
considero mio particolare onore e piacere poterle porgere
l'espressione di gratitudine dei miei camerati per l'accoglienza
particolarmente cordiale ricevuta in terra italiana.
«Posso
assicurarle che ogni partecipante porterà con sé
l'indimenticabile ricordo di questo viaggio, della visita presso i
nostri camerati italiani e della cordialità della popolazione,
cose tutte che noi dobbiamo alla iniziativa di V. E.
«L'amicizia fra
i nostri due Paesi che è basata sulla comune concezione
statale, ha, in questi giorni dato una magnifica prova della sua
saldezza, ricevendo una nuova consacrazione. Noi vecchi soldati del
fronte siamo fermamente convinti che la stretta amicizia fra l'Italia
e la Germania è la migliore garanzia della pace del mondo.»
Il Duce saluta
romanamente le schiere dei reduci, quindi, in tedesco, così
risponde:
Camerati!
Il saluto che voi mi rivolgete
trova la più profonda rispondenza nel mio cuore di soldato, e
io sono lieto di potervi dare il benvenuto in questa Roma, che
testimonia in eterno la grandezza di una civiltà fondata sulla
illuminata devozione del popolo allo Stato.
Di questa devozione gli ex
combattenti sono simbolo perenne ed esempio: ché in nessuno
come in essi si incarnano le energie e le virtù che rinnovano
ed innalzano le Nazioni.
(segue...)
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