(segue) Il discorso di Genova. «Chi si ferma č perduto»
(14 maggio 1938)
[Inizio scritto]

      L'importanza di Genova nella vita della Nazione è fondamentale, e i problemi che attualmente la riguardano saranno posti senza indugio all'esame degli organi centrali e risolti il più rapidamente possibile.
      Le gerarchie fasciste di Genova e provincia, alle quali va il mio vivissimo elogio, devono ricordare che, soprattutto per Genova, vale la frase del mio discorso: «Chi si ferma è perduto».