Consiglio Nazionale del P. N. F.
(25 ottobre 1938)


      Il 25 ottobre, con la riunione del Consiglio Nazionale del Partito, s'iniziano le manifestazioni celebrative dell'Annuale della Marcia su Roma.
      Alla riunione interviene il Duce. Il Segretario del P. N. F. legge il seguente indirizzo.
      Duce!
      «Nel sedicesimo annuale della Marcia su Roma, il Consiglio Nazionale del P. N. F., sicuro interprete del sentimento del popolo italiano, afferma anzitutto la salda unità di intenti e di spiriti che nel Vostro nome congiunge la vigilia della Rivoluzione alla realtà nel nuovo Impero di Roma.
      «La fede che dalle città e dalle campagne fece marciare le Camicie Nere su Roma, è la stessa forza dalla quale oggi, dopo sedici anni di ininterrotto lavoro costruttivo, il Fascismo trae la ragione inesauribile della sua vita e il Partito il contenuto ideale della sua azione. «Il Gran Consiglio Nazionale accoglie con fierezza l'alto riconoscimento del Gran Consiglio del Fascismo, che ha rilevato come il Partito assolva compiutamente la sua funzione di strumento rivoluzionario per l'immissione e la partecipazione consapevole del popolo nella vita dello Stato.
      «Il popolo italiano, che vive intensamente nel rinnovato clima della Nazione, ha l'orgoglio di essere protagonista di questi tempi eroici, in cui Voi, Duce, forgiate giorno per giorno i destini dell'Italia imperiale. «Nei recenti avvenimenti che hanno visto la vecchia Europa dibattersi nell'incerta attesa, il popolo italiano, conscio dei suoi doveri e dei suoi diritti, è stato, come sempre, con virile serenità, ai Vostri ordini, pronto a marciare verso le mete, anche le più ardue, che Voi avreste potuto additare; ed ha salutato nel Vostro decisivo intervento il sorgere, sulle basi della giusta pace, della nuova Europa da Voi auspicata.

(segue...)