Alla riunione conclusiva della Commissione dell'Autarchia
(1 novembre 1938)
L'ultima riunione,
e conclusiva, ha luogo il 1° novembre. La marina mercantile, la
lotta contro gli sprechi, l'azione per i recuperi e il problema
dell'unificazione industriale formano l'oggetto della discussione.
A proposito dell'unificazione il
Duce osserva che occorre distinguere la produzione di massa dalla
produzione di qualità: in quest'ultima potrà sempre
esplicarsi l'estro del nostro artigianato.
Per la produzione di massa invece
la tipizzazioni non solo è possibile ma è anche utile,
perché consente una produzione più economica.
Successivamente la Commissione
esamina il problema del finanziamento dei piani autarchici e a
conclusione il Duce precisa le seguenti direttive:
Non esser necessario creare dei
nuovi istituti pel finanziamento dell'autarchia; bastando quelli
esistenti. Guardarsi dal ripetere il fenomeno dell'immobilizzazione,
che ha portato alla passata ed ormai superata crisi bancaria; ora
l'ambiente finanziario è risanato ed è diligentemente
seguito e controllato dal Comitato dei Ministri.
«Non vogliamo —
aggiunge testualmente — ora che siamo sani, tornare ammalati».
Occorre perciò dare in tema
di finanziamento la precedenza ai piani autarchici ed è quello
che già stanno compiendo il Comitato dei Ministri e
l'Ispettorato del Credito; occorre vigilare a che l'azione
finanziaria alimenti l'attività produttiva rivolgendosi anche
alle piccole aziende, che contribuiscono notevolmente all'attuazione
dei piani e all'economia della Nazione.
Rileva l'opportunità di
sveltire nel miglior modo possibile le procedure dei finanziamenti ed
accelerarne le pratiche. Nel complesso il piano prospettato dalla
Corporazione del Credito e dell'Assicurazione risponde alle esigenze
fondamentali del finanziamento dell'autarchia; infine propone alla
Commissione la seguente mozione, che è approvata.
(segue...)
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