Per l'appoderamento nel ferrarese
(21 dicembre 1938)
Da Ferrara
perviene al Duce il seguente telegramma:
«Nel
giorno in cui s'inaugurano le nuove opere di appoderamento, sintesi
delle antiche massime aspirazioni del Fascismo ferrarese, garanzia di
una più intensa produzione e di una serena pace sociale, Vi
inviamo l'espressione della gratitudine commossa e devota delle
fanterie rurali di tutta la provincia di Ferrara, più che mai
impegnata ad essere degna degli alti destini d'Italia.
Balbo,
Rossoni, Tassinari e Gardini»
Il Duce così
risponde (21 dicembre):
Rispondo al vostro telegramma che
mi annuncia l'avvenuto inizio di un'altra tra le più grandi
imprese del Fascismo, impresa che sarà condotta a compimento
secondo il nostro stile.
L'evento ha coinciso colla
rievocazione dei Martiri fascisti caduti nella vigilia. Anche per gli
anni successivi il loro ricordo deve coincidere con la fondazione dei
poderi sino a quando non sarà toccata la meta.
Mussolini
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