(segue) La visita alla Calabria
(30-31 marzo 1939)
[Inizio scritto]

      Popolo e Regime sono tutt'uno (la folla urla: «Sì! Sì!»): Forze Armate e popolo sono tutt'uno e questo popolo italiano è pronto a indossare lo zaino (tutto il popolo prorompe in un formidabile: «Sì!») poiché, come tutti i popoli giovani, non teme il combattimento ed è sicuro della vittoria.


      Nel pomeriggio, il Duce lascia Reggio, diretto a Vibo Valentia, terra natale di Luigi Razza, alla cui tomba rende omaggio; quindi a Sant'Eufemia, nuovo comune sorto nel centro d'una grande bonifica e alla folla dei bonificatori e dei contadini parla sottolineando il fatto che abbia voluto lì concludere la sua visita alla Calabria, che «dovrà essere fertile e feconda».