Alla Missione albanese
(15 aprile 1939)
La Missione
albanese venuta in Italia per offrire la Corona di Scanderbeg al Re
d'Italia, accompagnata dal Conte Galeazzo Ciano, si reca dal Duce, il
15 aprile; e il Presidente del Consiglio della nuova Albania, Shefetk
Vertaci, così si esprime:
«Duce!
«Con
cuore commosso noi delegati di tutto il popolo albanese veniamo nella
Roma eterna per rendervi omaggio e per ringraziarvi di aver voluto
approvare la deliberazione con la quale l'Assemblea Costituente
albanese ha unito per sempre le sorti della Nazione albanese
indipendente a quelle della grande e nobile Nazione italiana. «Le
fraterne accoglienze che ci sono state tributate ci danno garanzia
che l'Italia ha accolto con gran cuore la nostra offerta ed ha
fiducia nella nostra fedeltà e nel nostro amore, come noi
siamo sicuri della fedeltà e dell'amore dell'Italia.»
Il Duce risponde:
Signori Delegati del popolo
albanese,
Vi ringrazio del vostro saluto,
che viene da me ricambiato con la più grande cordialità.
Voi sapete che io seguo da molti
anni le vicende del vostro popolo ed ho sempre cercato di venire
incontro ai suoi bisogni. La vostra presenza qui segna l'inizio di
una nuova era per il vostro popolo che entra — come uguale —
nella comunità imperiale di Roma.
La bandiera di Scanderbeg, che
sventolerà domani in tutta Italia accanto al tricolore, vi
dimostra da quali sentimenti è animato il popolo italiano
verso l'Albania.
Vi prometto che l'Italia fascista
darà alla nuova Albania la giustizia, l'ordine, il benessere,
e voi sapete che quando io prometto mantengo.
(segue...)
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