Brindisi al Conte Teleki
(18 aprile 1939)
La mattina del 18
aprile giungono a Roma il Capo del Governo ungherese, Conte Paolo
Teleki e il Ministro degli Esteri, Conte Stefano Csaky.
Il Duce offre
loro, la sera, a Palazzo Venezia, un pranzo d'onore. Ecco il brindisi
pronunciato dal Duce:
Eccellenza,
Mi è grato di rivolgere a
Voi e al conte Csaky il mio cordiale benvenuto in questa Roma che Vi
accoglie con la spontanea simpatia, con la quale essa ha sempre
testimoniato e testimonia i sentimenti di amicizia che legano il
popolo italiano alla Nazione ungherese.
Io non ho bisogno di dirVi quanto
questi sentimenti siano sinceri e profondi. L'amicizia
italo-ungherese ha ormai una lunga storia, e gli anni e gli eventi
l'hanno fatta sempre più salda e più intima. È
stato con soddisfazione e con gioia che l'Italia ha visto, nel corso
di questi ultimi mesi, ristabiliti a favore dell'Ungheria quei
principi di giustizia che l'Italia aveva lungamente e costantemente
rivendicati per la Nazione amica, e restituito all'Ungheria genti e
territori che, contro ogni diritto, le erano stati tolti.
È con eguale soddisfazione
che noi abbiamo potuto constatare, anche in recente occasione, a
quale fiducia e a quale spirito di comprensione e di solidarietà
siano improntate le relazioni tra i nostri due Stati. Alla base di
queste relazioni sono comuni interessi dei due Paesi e la sicura
volontà di unire le proprie forze in difesa dell'ordine e
della pace, volontà della quale l'Ungheria ha dato nuova prova
con la sua adesione al Patto anticomunista; originariamente concluso
fra l'Italia, la Germania e il Giappone.
Con questo atto un nuovo legame è
stato creato con l'Italia e con le Potenze amiche, e un prezioso
contributo l'Ungheria ha dato alla tranquillità e alla
stabilità politica e sociale dell'Europa centrale e danubiana,
in perfetta armonia con quelli che sono anche gli obiettivi
essenziali della politica italiana, ispirata, come sempre, al senso
della realtà e alla volontà di giustizia e di pace che
guidano l'asse Roma-Berlino e la nostra intesa con la Jugoslavia.
(segue...)
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