Alla Missione albanese
(3 giugno 1939)
Il 3 giugno, il
Duce — presenti il Ministro degli Affari Esteri conte Ciano, il
Sottosegretario per gli Affari Albanesi Benini e il Luogotenente
generale Jacomoni — riceve a Palazzo Venezia la Missione
albanese, composta del Presidente del Consiglio Verlaci, del Ministro
degli Esteri Gemil Dino, del segretario del Partito Fascista Mboria,
del Ministro della Pubblica Istruzione Koliqi, del capo della
Gendarmeria e del Capo della Guardia di confine. Il Presidente del
Consiglio, S. E. Verlaci, rivolge un breve indirizzo al Duce,
ringraziandolo per quanto ha fatto per l'Albania.
Il Duce risponde ricordando le
decisioni storiche della giornata, che consacrano in maniera
definitiva l'unione dei due Regni e dei due popoli nell'orbita
dell'Impero di Roma con uguali diritti e con uguali doveri e conferma
che, con gli eventi dell'aprile, si è iniziata per l'Albania
un'era di pace, di prosperità e di elevazione del popolo
secondo le direttive e la disciplina del Fascismo. Ciò che è
stato fatto in queste poche settimane dimostra quello che può
la volontà del Fascismo e quello che sarà fatto nel
futuro con i metodi e la continuità, attributi dell'azione
fascista.
|