Brindisi a Serrano Suner
(7 giugno 1939)


      A S. E. Serrano Suner, Ministro degli Interni di Spagna, messaggero del Generalissimo Franco, il Duce offre, il 7 giugno, un pranzo a Palazzo Venezia: e al levar delle mense, pronuncia il seguente brindisi:

      Eccellenza!
      Mi è particolarmente gradito darVi il benvenuto mio e del Governo fascista e di salutare in Voi il rappresentante di quella Spagna eroica e vittoriosa alla quale si è rivolta e si volge l'affettuosa simpatia del popolo italiano.
      I sentimenti di fraterna solidarietà che uniscono le Nazioni italiana e quella spagnola sono stati inequivocabilmente testimoniati dallo slancio col quale la nostra gioventù è accorsa a combattere sotto le vostre gloriose bandiere.
      L'Italia fascista ha sentito fino dall'inizio della vostra riscossa che la lotta nella quale la Spagna era impegnata costituiva una prova decisiva per il suo avvenire e per la sua grandezza come per le sorti dell'Europa e della sua civiltà. Noi non abbiamo perciò esitato a darvi apertamente tutto il nostro aiuto dai primi giorni fino alla vittoria finale.
      Noi, e con noi i nostri valorosi camerati di lotta germanici, non abbiamo mai dubitato del pieno trionfo della Spagna di Franco. Ce ne davano piena certezza gli ideali per i quali la gioventù spagnola era insorta, le virtù di sacrificio e di eroismo che hanno fatto nei secoli la grandezza della Spagna, la forte personalità del Caudillo, la sua genialità di comandante, la sua saggezza di Capo di Stato.
      Voi avete vissuto una delle ore più grandi della vostra storia; essa apre il varco al nuovo avvenire della Spagna. L'Italia è fiera delle battaglie combattute e vinte al vostro fianco. La fraternità d'armi consacra e suggella la fraternità di spiriti e di volontà. Essa l'ha riconfermato col sangue; è indistruttibile.

(segue...)