Agli industriali
(26 settembre 1939)
Il 26 settembre,
ricevendo la Giunta Esecutiva della Confederazione fascista degli
Industriali, il Duce risponde al Presidente confederale Conte Volpi.
Egli afferma, che si deve
riconoscere lo sforzo produttivo compiuto dagli industriali italiani,
i quali hanno progredito con ritmo accelerato ed hanno seguito, bene
comprendendone l'importanza e le finalità superiori, le
direttive autarchiche.
Oggi nessuno può più
dubitare dell'indiscutibile, elementare necessità del
rinnovamento e del potenziamento autarchico della produzione
nazionale, che è garanzia di vita e di indipendenza politica
per una Nazione in ogni più difficile congiuntura.
Rivolge ai convenuti l'invito a
porre in atto ogni più alacre spirito di iniziativa e ad
applicare la loro intelligenza nell'affrontare la situazione attuale,
affinché le forze industriali corrispondano sempre più
alle complesse necessità del momento sia per la produzione
interna, sia nell'approvvigionamento delle materie prime
indispensabili, sia nella esportazione dei prodotti. E conclude
dicendosi sicuro di poter contare sulla fede fascista, sulla capacità
tecnica e creativa, sul patriottismo mai smentiti di tutti gli
industriali italiani.
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