Nell'annuale della Rivoluzione
(28 ottobre 1939)


      Il mattino del 28 ottobre, il Segretario del Partito, accompagnato dai componenti del Direttorio Nazionale, consegna al Duce la tessera N. 1 dell'anno XVIII, lo specchio delle forze inquadrate nel P, N. F., la prima copia del Calendario del Partito ed il primo numero del giornale della G.I.L. Passo romano.
      Il Duce segna le direttive per l'azione del Partito nell'anno XVIII, esprimendo la certezza che esse saranno pienamente attuate.
      Intanto, in Piazza Venezia, una folla di migliaia e migliaia di persone, invoca al balcone, con voce sempre più forte, il Fondatore dell'Impero; e la manifestazione si fa ardentissima appena Egli appare. Ecco le parole che il Duce pronuncia:

      L'anniversario sempre più glorioso della Rivoluzione delle Camicie Nere ci trova tutti, dalle Alpi all'Oceano Indiano, compatti, forti, risoluti, come non mai. Oggi, come ai tempi dell'aspra e sanguinosa vigilia, il Fascismo non rivendica per sé che un privilegio solo: quello di costruire e di marciare in ogni evento col popolo e per il popolo.