Benito Mussolini
Parlo con Bruno


Pagina 92 di 106       

%



     Distintivo per la Marcia su Addis Abeba.
     (B. U. 1937, dispensa n. 40, pag. 909).


     Decorazioni estere concesse al Capitano Pilota Mussolini Bruno.

     SPAGNA

     Medalla Militar Espanda.
     (Supplemento n. 09 all'ordine quindicinale dell'Aviazione Legionaria del 18 maggio 1939).

     Medalla Militar Colectiva Espanola.
     (Supplemento n. 07 all'ordine quindicinale dell'Aviazione Legionaria del 16 maggio 1939).

     Medalla de la Campana Espanola.
     (Supplemento n. 12 all'ordine quindicinale dell'Aviazione Legionaria del 21 maggio 1939).

     GERMANIA

     Croce al Merito dell'Ordine dell'Aquila germanica di 3a Classe con Spade.
     

Capitolo VIII – Miscellanea

     Fascista nato e vissuto

     La partenza per la guerra d'Africa ti aveva impedito di prendere la licenza liceale. Ma il desiderio di completare i tuoi studi, ti era sempre rimasto. Un giorno del maggio 1941, mi dicesti in segreto: «Mi sono preparato per dare gli esami di licenza liceale. Non dirlo a nessuno». Ai primi di giugno ti presentasti regolarmente per gli esami scritti e orali che sostenesti secondo i regolamenti davanti al Consiglio dei Professori. Anche qui non volesti privilegi od agevolazioni. A esami ultimati mi dicesti che volevi iscriverti all'Università di Roma. Non ne avesti il tempo.

* * *

     Fascista nato e vissuto, eri intransigente nella tua fede. E al tempo stesso sentivi profondo quell'amore per l'umile popolo che stenta la vita, amore che è nel nostro sangue di gente venuta dal popolo. Molti episodi si narrano di te. Quelli conosciuti, perché molti altri non ebbero testimoni. Un giorno mi dicesti: «Vuoi che faccia una indagine prima di dare un sussidio a chi me lo chiede? Tanto peggio se il richiedente non lo merita. Ne avrà un rimorso!». Quelli della «Lati» raccontano che un giorno tornando a Guidonia, facesti dono delle tue scarpe a un povero vecchio che ne aveva bisogno e rientrasti negli uffici con le sole calze. Il tuo camerata e collaboratore Frangiotto Pullè ha voluto raccontare questo episodio: «Un giorno si presentò alla «Lati» una donna del popolo per chiedere l'intervento di Bruno presso il Governatore di Roma al quale aveva inoltrato domanda per ottenere una bancarella in un rione popolare per la vendita di frutta e verdura. Bruno si prestò e il permesso fu concesso.