Benito Mussolini
Storia di un anno. Il tempo del bastone e della carota


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     Queste misure avrebbero potuto modificare la fondamentale situazione strategica determinatasi con lo sbarco «alleato» a una condizione sola: che l'afflusso di truppe e di rifornimenti dell'Asse fosse avvenuto in misura tale da consentire non solo di resistere, ma di attaccare, specie nel periodo iniziale, quando le forze americane non avevano ancora raggiunto il volume che avrebbero in seguito avuto. Ma per attaccare bisognava possedere una superiorità aerea che non esisteva, e quanto ai rifornimenti, essi erano ostacolati in misura crescente e quasi proibitiva dalle forze aeree e navali inglesi, le quali dominavano anche il percorso più breve, cioè il Canale di Sicilia, che può essere chiamato il cimitero della marina mercantile italiana.
     Schematicamente prospettata, la situazione era la seguente: afflusso progressivamente crescente di forze degli «alleati»; difficoltà progressivamente crescente dell'Asse. Il 23 ottobre, alla vigilia dello sbarco di Algeri, Montgomery attaccava e sfondava le posizioni di El Alamein: la marcia di avvicinamento delle forze nemiche da Occidente ad Oriente incominciava. La ripercussione morale in Italia dello sbarco americano ad Algeri fu immediata e profonda. Tutti i nemici del fascismo alzarono subitaneamente la testa: i primi traditori, figure di secondo piano anche se consiglieri nazionali, uscirono dall'ombra. Il respiro della Nazione divenne pesante: finché nel Mediterraneo c'era soltanto l'Inghilterra, l'Italia, col concorso della Germania, poteva, con sacrificio sempre più grave, tenere e resistere: l'apparizione dell'America turbò gli spiriti dei meno forti, aumentò di milioni e milioni le schiere già numerose degli ascoltatori delle radio nemiche: lo sbarco anglo-americano ad Algeri forniva ai traditori, che non avevano ancora osato rivelarsi, l'alibi della condotta futura. Solo una misura, che consisteva nel prendere alle spalle l'iniziale schieramento nemico nel Nord-Africa, poteva capovolgere la situazione, ma, per quanto prospettata, non fu tentata. Le due settimane che vanno dal 23 ottobre all'8 novembre furono di una importanza storica incalcolabile, come gli avvenimenti successivi dimostrarono e dimostrano: da allora l'iniziativa strategica è passata agli «alleati».