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L'attacco del fronte di El Alamein rivelò una schiacciante superiorità terrestre e soprattutto aerea degli Inglesi. Il precedente tentativo di Rommel iniziatosi il 28 agosto con prospettive promettenti fu congelato tre giorni dopo dalla mancanza di carburanti colati a picco insieme coi convogli. Fallito questo tentativo sarebbe stato opportuno non sostare ulteriormente sulle linee di El Alamein-El Quattara e ritirare le truppe italiane che non disponevano di ruote sulla linea Sollum-Halfaia, linea che Mussolini, ripartendo da Derna nel luglio, aveva ordinato per iscritto al Maresciallo Bastico e al generale Barbasetti di rimettere in ordine e di guarnire con tutte le forze disponibili nelle retrovie piene di gente a riposo. Il Comando italo-germanico decise invece di rimanere e fortificarsi sulla linea raggiunta e di attendere il prevedibile attacco nemico. Una ritirata delle unità italiane appiedate, compiuta nel mese di settembre, si sarebbe svolta pressoché indisturbata e una volta che le unità italiane avessero raggiunto la linea Sollum-Halfaia lo stesso movimento poteva essere effettuato dalle unità germaniche completamente motorizzate. |