Ciò che fu nella logica delle cose ritorna. Le tappe nella vita dei popoli si contano a decenni. Talvolta, a secoli.
Calvario e resurrezione
Fino dall'avvento al potere del nazionalsocialismo in Germania apparve chiaro a Mussolini che il molto instabile equilibrio europeo stabilito dai quattro a Versaglia era ancora più minacciato e compromesso. Una nuova, grande forza entrava nella vita europea e vi entrava con una bandiera spiegata, sulla quale stava scritto a carattere di fuoco questo programma: Riscossa contro il "Diktat" di Versaglia.
Che il famigerato "Diktat" avesse lasciato dietro di sé una serie, di situazioni paradossali e alla lunga insostenibili veniva ammesso dai più chiaroveggenti politici e anche da uomini di Stato; che la revisione di talune formule dovesse essere affrontata appariva oramai inevitabile; nel dilemma: revisione o guerra, era il primo termine quello che i popoli speravano di vedere realizzato.
Lo stesso Statuto della Società delle Nazioni ammetteva il principio della revisione dei trattati di pace. Ma la Società delle Nazioni non aveva mai considerato seriamente il problema. Vi erano incastrati nella grossa burocrazia di quell'istituto i rappresentanti dello "status quo" territoriale, politico, plutocratico, appartenenti soprattutto agli Stati minori i quali, avendo profittato largamente dei trattati versaglieschi, li volevano intangibili per l'eternità. È chiaro che attraverso la Società delle Nazioni non vi sarebbe mai stata alcuna anche modesta revisione dei trattati. Bisognava dunque affrontare il problema in altra sede. Sorse così l'idea del Patto a Quattro.
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