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Il fuggiasco si scosse. La luce pareva gli scendesse nel cuore. Guardava in alto per riconoscere l'oriente. Sapeva che doveva scende il ponte verso sud-ovest. E, pieno di nuovo coraggio si rimise in cammino verso la Patria.
Dal terreno divenuto meno scosceso, dopo lunghe ore, nel pomeriggio egli si accorse di aver raggiunto le cime delle alture. Marciava fra le ondulazioni che preannunciano la discesa, e tentava di poter vedere lontano, avanti a se, per riconoscere la vetta del Tricorno. Nella ignoranza del paese si era tracciato un piano sommario di orientamento. Si sarebbe diretto sul Tricorno; dal Tricorno avrebbe visto l'Isonzo. Così credeva. Ma la foresta lo teneva chiuso. Per tutto l'alta barriera solenne degli alberi. Si dirigeva verso ogni chiarore di radura, e trovava l'orizzonte sempre nascosto da nuove moltitudini di piante; funebri ammassamenti tenebrosi di abeti e di pini giganti gli venivano incontro senza fine. |