Il 2 giugno 1946 gli italiani votarono a maggioranza la forma di Stato Repubblicana e dalle elezioni uscì vittorioso il partito della Democrazia Cristiana: (1) venne costituito un nuovo governo di unità nazionale, in cui i moderati convivevano con comunisti e socialisti. (2) Fu sempre questa coesione a cementare l'azione di governo durante i delicati momenti della redazione della Costituzione e della ratifica del trattato di Pace nel febbraio 1947.
La prima vera svolta si ebbe nel 1947, anno che si aprì con il viaggio oltreoceano del Presidente del Consiglio democristiano, Alcide De Gasperi: gli eventi della primavera saranno determinanti, nella costruzione del clima di tensione che spaccherà la maggioranza di governo e dissolverà irrimediabilmente il clima di collaborazione tra forze politiche in Italia. Bisogna sottolineare che la situazione economica del Paese e la sua stabilità politica erano deboli: il deficit delle finanze era altissimo e dalla primavera del 1946 il costo della vita e l'inflazione erano aumentati vertiginosamente, impoverendo la popolazione già stremata dalla guerra.
La situazione politica era tesissima, soprattutto a sinistra: la scissione all’interno del PSIUP (3) determinò una crisi nella maggioranza e la nascita del secondo governo De Gasperi, in cui la DC iniziò un’opera di emarginazione delle sinistre, riacquisendo le leve della politica finanziaria. (4) Intanto, il PCI tenne a Firenze una conferenza nazionale di organizzazione in cui creò il proprio Ufficio Propaganda e indirizzò l'azione dei militanti verso la campagna di tesseramento, l'organizzazione dei circoli e la diffusione capillare della stampa. Mentre i comunisti italiani, però, decidevano di intraprendere una politica de facto moderatrice, lontana dagli obiettivi rivoluzionari urlati nelle piazze, (5) il confronto internazionale tra Unione Sovietica e Occidente si radicalizzava: il 12 marzo il presidente statunitense Harry Truman, durante un discorso al Congresso Americano, enunciò la cosiddetta "dottrina Truman", che aprì ufficialmente la guerra fredda, affermando il diritto di intervenire a difesa dei regimi democratici contro le spinte di minoranze interne e paesi esteri. Nel giugno, a tale offensiva seguì l'annuncio ufficiale del varo del "piano Marshall", un programma di finanziamenti a favore dei paesi europei. Sul fronte opposto, l'URSS nel settembre 1947 costituiva il Cominform, con il proposito di coordinare l'azione dei partiti comunisti europei, nella nuova situazione di contrapposizione internazionale. (6) De Gasperi, sicuro dell'appoggio statunitense, si dimise per costituire, il 31 maggio 1947, un nuovo governo, escludendo le sinistre e con il solo appoggio dei partiti minori. (7)
* * *
(1)
PCI: 4.356.686 voti, DC 8.101.004, PSIUP 4.758.129; la DC vince quindi 207 seggi contro i 105 del PCI e i 115 del
Psi (Galli G., Storia del PCI, Milano, Kaos Ed.,1993, pp. 171-172).
(2)
Si consideri però che Palmiro Togliatti, massimo dirigente del Partito Comunista Italiano e guardasigilli del governo
precedente, decise però di non accettare incarichi ministeriali, ufficialmente per riacquistare maggiore libertà di
critica verso la politica estera italiana, favorevole all'imperialismo americano. Tra le altre possibili motivazioni, lo
sconcerto della base comunista dopo l'amnistia da lui firmata il 22 giugno 1946. I ministri comunisti di questo
governo erano: Mauro Scoccimarro alle finanze, Fausto Gullo guardasigilli al posto di P. Togliatti (dopo le sue
dimissioni). Sottosegretari: Velio Spano all'Agricoltura, Emilio Sereni Assistenza Postbellica, Francesco Ferrari ai
Trasporti.(Ibidem).
(3)
Il Partito Socialista (PSIUP) l'11 gennaio 1947 si era scisso in due distinti partiti: il PSI di Nenni legato ai comunisti
attraverso il "patto di unità d'azione" e il PSLI di Saragat, che aggregava le correnti di opposizione a tale linea
politica. La crisi derivò dall'opposizione della corrente di Critica Sociale, guidata da Saragat, al patto di unità di
azione con i comunisti siglato nel marzo 1946, che aveva ratificato l'alleanza politica tra i due partiti di sinistra per
le elezioni regionali, sotto il nome di Blocco del popolo. Le correnti di opposizione alla linea politica di Nenni erano
Critica sociale, che si riallacciava al gradualismo di Turati, e Iniziativa socialista. La separazione che ne derivò viene
ricordata col nome di "scissione di Palazzo Barberini" (Cfr. Galli G., Storia del PCI, cit., pp. 172 e ss;
Novelli E., Le elezioni del Quarantotto. Storia, strategia e immagini della prima campagna elettorale
repubblicana, 2008, Roma, Donzelli editore, pp 3-96).
(4)
De Gasperi forma un nuovo gabinetto il 2 febbraio 1947 (Presidente della Repubblica è De Nicola), sottraendo
ai ministri comunisti e socialisti i dicasteri degli esteri e delle finanze;a maggio, sicuro dell'appoggio statunitense ad
un governo monocolore democristiano, costituisce un nuovo governo a maggioranza democristiana, con il solo
appoggio dei partiti minori e le sinistre all'opposizione. Dopo pochi giorni a Parigi viene firmato il trattato di Pace
(10 febbraio) e dopo poche settimane la "dottrina Truman" apre la Guerra Fredda. (Ibidem, pp. 3-9).
(5)
Per contenere la crisi economica del 1947, in cui all' insufficienza dei beni di consumo si univa un inflazione
altissima, il fronte moderato rispose con una stretta creditizia, decisa dal Ministro delle Finanze Einaudi, per
contrarre il deficit pubblico; intanto, si svolgeva l'offensiva della Confindustria verso i Consigli di Gestione, ancora
alla guida di molti stabilimenti, e il militantismo comunista nelle fabbriche. Il gruppo dirigente comunista, guidato
da Togliatti, decise in questo contesto di rifiutare sistematicamente una radicalizzazione del conflitto, concedendo
aperture all'offensiva liberista in atto: ad esempio accettando un aumento parziale del prezzo del pane e rifiutando di
sostenere le rivendicazioni di ferrovieri e degli impiegati statali. (G. Galli, Storia del PCI, cit., p. 174-75).
(6)
Il Cominform, o Informbjuro, fu costituito nel settembre 1947 a Byalistok dai partiti comunisti di Urss, Jugoslavia,
Bulgaria, Romania, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Italia e Francia. (G. Galli, Storia del PCI, cit., p. 176).
(7)
Inizialmente De Gasperi forma un nuovo gabinetto, il 2 febbraio 1947, in cui ai ministri comunisti e socialisti
vengono sottratti i dicasteri degli esteri e delle finanze: ma la necessità di appoggio economico e politico da parte
degli Stati Uniti di Truman spinge De Gasperi a escludere le sinistre dal governo. (Novelli E., Le elezioni del
quarantotto, cit., pp. 9 e ss).
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