Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


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     E' evidente infine lo sforzo per incentivare la lettura di massa, come nel caso delle iniziative promosse per il "Mese del libro popolare e della scuola", che Adamoli stesso presenta come inserito in un più ampio progetto culturale militante, in quella "battaglia delle idee" in cui gli intellettuali vicini al partito sono coinvolti. La mostra raccoglie opere letterarie che evidenziano l'esigenza degli intellettuali di "presa di contatto con il popolo e soprattutto di elaborazione dei tempi della sua lotta liberatrice" e riunisce:

" tutta la produzione libraria, caratterizzata dal significato popolare del suo contenuto e dei suoi scopi (...) uno sforzo qualificato di allargare le basi culturali della vita nazionale, di captare le vibrazioni più intense dell'ambiente sociale". (107)

     Gli sforzi di Adamoli non verranno proseguiti dai successori della maggioranza democristiana, che nei primi anni Cinquanta guardano alla cultura con estrema diffidenza.

2. “L’UNITÀ” IN LIGURIA TRA ORGANIZZAZIONE DEL
CONSENSO E COINVOLGIMENTO DEI MILITANTI: LE CARTE ADAMOLI.

2.1. stampa quotidiana a Genova dopo la Liberazione:
dai giornali di partito ai quotidiani (in)dipendenti.

"Uno dei frutti più immediati che ha dato la Liberazione, e la conseguente libertà di stampa, è stato l'apparire di un numero stragrande di quotidiani, settimanali, opuscoli, riviste, che gioiosamente inghirlandano talvolta con strani effetti cromatici le edicole di tutte le nostre città. Il rinnovamento nazionale, io credo, doveva avere logicamente inizio con un rinnovamento della stampa, che ne è la premessa necessaria". (1)

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(107) Il "Mese del libro popolare e della scuola" viene allestito in Galleria Mazzini nel 1950. (Ibidem).

(1) F. Ermenegildo, La funzione della rivista, in "La Voce degli intellettuali”, anno II, n. doppio 14-15, 30 novembre 1945.