Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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     L’opera di Schumpeter, che costituiva una parziale rottura dalla tradizione, si proponeva il fine molto ambizioso di compiere una doppia sintesi: fra l’analisi «statica» tradizionale e l’analisi «dinamica»; e, su questo secondo piano, fra l’analisi dello sviluppo e l’analisi delle fluttuazioni. Nei suoi propositi ed anche, in parte, nei risultati, si trattava dunque di un’opera profondamente innovatrice.
     In questo capitolo, dopo una breve biografia su J. A. Schumpeter, parleremo di come questi definisce le innovazioni, di come appaiono e si diffondono nel sistema economico originando la crescita. Esporremo, sinteticamente, il modello economico nel quale l’autore austriaco colloca la propria Teoria; ciò è necessario per poter successivamente comprendere la concezione che egli ha dello sviluppo e dell’attività imprenditoriale.
     Seguirà la descrizione di come le innovazioni siano alla base della concorrenza capitalistica (fenomeno della distruzione creatrice) così come emerge dalla lettura dell’opera Capitalismo Socialismo e democrazia (4) pubblicata nel 1942.
     L’ultimo paragrafo sarà dedicato all’illustrazione dello stretto legame tra andamento ciclico della vita economico e la comparsa delle innovazioni.

2. Joseph Alois Schumpeter.

     Joseph Alois Schumpeter nacque nel 1883 a Triesch in Moravia, in una famiglia di estrazione piccolo borghese. Rimasto orfano di padre poco dopo la nascita, ebbe la possibilità di frequentare le migliori scuole austriache dell’aristocrazia grazie all’influenza del patrigno Von Keler, comandante in capo delle truppe dell’esercito austriaco di stanza a Vienna.

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(4) ) Ai contenuti di quest’opera fa riferimento il filone di pensiero economico, in materia di innovazione, denominato neo-schumpteriano. (Cfr. Enciclopedia della Finanza, “Edizione speciale Milano Finanza”, Garzanti, Milano, 2002, alla voce “innovazione”)