Pagina 9 di 107 |
L’opera di Schumpeter, che costituiva una parziale rottura dalla tradizione, si proponeva il fine molto ambizioso di compiere una doppia sintesi: fra l’analisi «statica» tradizionale e l’analisi «dinamica»; e, su questo secondo piano, fra l’analisi dello sviluppo e l’analisi delle fluttuazioni. Nei suoi propositi ed anche, in parte, nei risultati, si trattava dunque di un’opera profondamente innovatrice.
Joseph Alois Schumpeter nacque nel 1883 a Triesch in Moravia, in una famiglia di estrazione piccolo borghese. Rimasto orfano di padre poco dopo la nascita, ebbe la possibilità di frequentare le migliori scuole austriache dell’aristocrazia grazie all’influenza del patrigno Von Keler, comandante in capo delle truppe dell’esercito austriaco di stanza a Vienna. (4) ) Ai contenuti di quest’opera fa riferimento il filone di pensiero economico, in materia di innovazione, denominato neo-schumpteriano. (Cfr. Enciclopedia della Finanza, “Edizione speciale Milano Finanza”, Garzanti, Milano, 2002, alla voce “innovazione”) |