Ricevette un’educazione umanistica di prima qualità e, successivamente, all’Università di Vienna, ebbe l’opportunità di conoscere grandi maestri dell’epoca, tra cui Von Wieser e, soprattutto, Bohm-Bawerk.
Dopo la laurea le sue esperienze lavorative furono tra le più disparate: da amministratore del patrimonio di una principessa egiziana, a ministro delle finanze austriaco, da presidente della Biedermann Bank a docente universitario.
Nel 1932 si trasferì definitivamente presso l’Università di Harvard negli Stati Uniti, dove visse gli ultimi 18 anni della sua vita.
Le sue conoscenze si estendevano dalla teoria economica al diritto, alla storia e alla sociologia, e non è facile identificare influenze specifiche nella formazione del suo pensiero.
Vi sono tuttavia due figure, Walras e Marx, che Schumpeter stesso definì le due influenze intellettuali dominanti nella sua vita.
Schumpeter sviluppò anche un certo interesse per il marxismo di cui apprezzava soprattutto l’idea della intrinseca vitalità e contraddittorietà del capitalismo, la capacità di integrare aspetti economici e sociologici, l’argomentazione logico-astratta e la analisi dei fenomeni storici concreti.
Tra le sue più importanti opere ricordiamo: L’essenza e i principi dell’economia teorica (1908); Teoria dello sviluppo economico (1911); Cicli economici (1939); Capitalismo, Socialismo e Democrazia (1942).
Morì nel 1950 a Salisburg, Connectitcut, USA. (5)
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(5)
) Cfr. R. Faucci., Breve Storia dell'Economia Politica ,Giappichelli, Torino,1991.
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