Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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     Il persistere della competizione, e di un sistema di imprese con un ampio ventaglio di dimensioni differenti, può essere spiegato con l’esistenza di forme contrattuali molto varie attraverso le quali è possibile gestire la produzione di invenzioni e proteggere le innovazioni.
     Queste forme, che coinvolgono diversi tipi di assetti proprietari, sono, ad esempio, la cooperativa, il distretto, il franchising, la rete di imprese.

8. Innovazione e cicli economici.

     Per Schumpeter il modo in cui le innovazioni si diffondono è la causa principale dell’andamento ciclico dello sviluppo. (18) Altri economisti avevano comunque già individuato l’esistenza di questi cicli nelle economie di mercato e le loro diverse periodicità. (19) Ne distinguiamo tre tipi:
     1) I cicli di Kondrattieff o onde lunghe aventi un periodo variabile dai 54 ai 60 anni.
     2) I cicli di Juglar aventi una durata di circa 9-10 anni, onde ne sono compresi circa 6 in un ciclo di Kondratieff.
     3) I cicli di Kitchin aventi una durata di circa 40 mesi, onde ne sono compresi circa tre in un ciclo di Juglar.
     Negli anni trenta Schumpeter individua l’esistenza storica di 3 cicli di Kondratieff e le innovazioni che li hanno generati:
     1) Il primo ciclo comprende il periodo che va dal 1770 al 1825. Corrisponde ai primi sviluppi in Gran Bretagna della siderurgia basata sul carbon fossile e dell’industria tessile basata sul vapore. Queste nuove tecnologie causarono la concentrazione dell’attività industriale, fino a quel momento frammentata in un numero sterminato di piccole officine e laboratori, in grandi fabbriche localizzate sul carbone.

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(18) ) “….Il problema della prosperità e della depressione. Quali sono le cause di questi fenomeni?..La risposta non può essere che abbastanza breve e precisa: esclusivamente per il fatto che l’effettuazione delle nuove combinazioni non avviene in modo uniforme nel tempo, come ci sarebbe da attendersi secondo il calcolo delle probabilità, ma le nuove combinazioni appariscono in ischiere.” (J. A. Schumpeter, Teoria dello sviluppo economico, Collana degli Economisti, UTET, Torino,1932, vol. V pag. 163).

(19) ) Per Schumpeter l’esistenza di cicli di diverse periodicità si spiega con la natura dell’innovazione. Da questa, infatti, dipenderebbe la durata del periodo che va dal momento dell’adozione dell’ innovazione al momento in cui questa comincia a dare i suoi frutti sotto forma di merci che si riversano sul mercato. (cfr. Dizionario di Economia Politica, Edizioni di comunità, Milano, 1956, alla voce “statica e dinamica”).