Persino la letteratura fantastica degli anni 60 e 70 mostra la forza profetica del pensiero umano slegato dalle esigenze del mercato. Non c’è prodotto o servizio che non sia stato preconizzato dalla fantasia di scrittori visionari.
Il modello basato sulla spinta della tecnologia, quindi, rivela una concezione deterministica del processo innovativo: l’innovazione è determinata dallo sviluppo della scienza e in quanto tale è inevitabile, univoca e approda sicuramente sul mercato. Rispetto quest’ultimo il progresso tecnologico sarebbe di tipo autopropulsivo ed esogeno.
Per quanto questo tipo di approccio sia limitato nell’interpretare correttamente la realtà del fenomeno innovativo, non si può negare, ad esempio, il carattere “technology push” delle cosiddette innovazioni radicali (cfr. paragrafo successivo).
3.2 Il modello demand pull
Il modello di demand-pull è stato presentato da Jacop Schmookler a metà degli anni 60 in contrasto con l’ipotesi del technology-push, per sostenere che è la domanda a giocare il ruolo principale nella determinazione della direzione e della dimensione dell’attività innovativa.
Schmookler, sulla base di risultati empirici, afferma l’esistenza di una correlazione alta e significativa fra la produzione di beni e il numero di invenzioni riguardanti gli stessi beni, con punti di svolta della prima variabile in anticipo rispetto a quelli della seconda. Questa osservazione, che trova estensione in una serie di studi, individua nella domanda la forza che governa il processo innovativo. (23)
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(23)
) Cfr. J. Schmookler, Invention and Economic Growth, Harvard University Press, Cambridge,
1966.
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