Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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2. Innovazione di processo e innovazione di prodotto

     Prima di procedere alla trattazione del modello di Abernathy e Utterback soffermiamoci brevemente sui concetti di innovazione di processo e innovazione di prodotto. La distinzione non è così scontata come sembra e dipende dal punto di vista dal quale ci si pone.
     Infatti ciò che è un prodotto nuovo per un’impresa (per es., una telaio meccanizzato o una stazione di lavoro automatizzato) è un processo nuovo per l’impresa che lo utilizza nel proprio processo produttivo (per es. un’azienda tessile o un’azienda produttrice di automobili).
     Dal punto di vista di una specifica azienda, invece, i due tipi di innovazione sono perfettamente distinguibili.
     L’innovazione di processo rappresenta una mutazione nella dotazione tecnologica (impianti, macchinari) e/o nei procedimenti produttivi o in quelli organizzativi, distributivi, informativi o comunicativi dell’azienda, tale da rendere più efficiente l’impiego dei fattori della produzione.
     L’innovazione di prodotto consiste nella realizzazione e commercializzazione di un nuovo bene o servizio, o nel miglioramento qualitativo e/o funzionale di uno già esistente.
     La comprensione delle tipologie innovative in esame può essere senz’altro approfondita considerandole anche sul piano dei loro effetti microeconomici.
     Dall’innovazione di prodotto consegue per l’impresa, almeno fino a che non si attivano processi d’imitazione da parte dei concorrenti, una rendita analoga alla rendita monopolistica.