Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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3.1 Premessa storica al modello

     L’esperienza di sviluppo economico prevalente nel mondo occidentale avanzato, nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, aveva diffusamente consolidato la convinzione che una politica innovativa implicasse principalmente innovazioni di prodotto.
     L’impetuoso sviluppo degli anni ’50 e ’60 è stato caratterizzato, infatti, da un alto ritmo di innovazione di prodotto e/o di apertura di nuovi mercati; la situazione dei mercati era altamente competitiva ma in un contesto economico di espansione.
     Per quanto riguarda la struttura dell’offerta accanto al consolidarsi di vecchie concentrazioni produttive, nuove imprese si affacciavano sui mercati in una situazione generale di grande fluidità.
     Alla fine degli anni ’60 questa fase di transizione poteva dirsi completata. Il quadro che ne emergeva presentava caratteristiche significativamente diverse rispetto alla situazione precedente; in
     particolare:
     - molti settori produttivi erano entrati in una fase di maturità; quindi con modelli di prodotti e di consumi consolidati;
     - la struttura produttiva di questi settori era basata su un alto tasso di concentrazione, rilevanza assoluta delle economie di scala, alta rigidità e definizione degli assetti organizzativi.
     Era questo il modello dominante della cosiddetta produzione di massa, che non riteneva conveniente una politica di innovazione di prodotto.
     Questo modello entrò però in crisi e diventò instabile a partire dalla metà degli anni 70. Fattori scatenanti della instabilità furono: