Ne consegue che la dinamica del ciclo di vita di prodotto è quindi molto meno lineare di quanto il modello di Abernathy ed Utterback lasciasse intravedere.
Inoltre al modello in questione sfugge come spesso tra innovazione di processo e di prodotto si instaurino relazioni di interattività. Abbiamo visto infatti come l’innovazione di prodotto tende ad essere preponderante nei primi stadi dell’avanzamento del prodotto lungo il suo ciclo di vita, mentre in seguito diventa preponderante l’innovazione di processo.
Sebbene questa analisi sia valida nella maggior parte dei casi, si possono citare vari esempi contrari. Tra questi la radio, che ha seguito il ciclo di vita normale all’incirca fino al 1955. Dopo quella data un’innovazione di processo (supporti a circuiti stampati a transistor) ha prodotto la radio miniaturizzata a batteria, a cui è seguita un’innovazione del prodotto (la modulazione di frequenza e i ricevitori stereo). Con un’altra successiva innovazione di processo (i circuiti microminiaturizzati) si è avuto lo sviluppo di un altro prodotto, il ricetrasmettitore a basso prezzo. (52)
A quanto pare, quindi, la maturità nel caso della radio è stato un fenomeno del tutto transitorio. Esso ha mostrato come l’innovazione può seguire un ‘andamento più intricato, in cui processo e prodotto si scambiano il ruolo trainante più di una volta.
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(52)
) Cfr. F. Chiaromonte, op. cit.
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