In sostanza non è chiaro ad Abernathy ed Utterback che il superamento del modello della grande impresa che opera in un settore maturo (al quale essi prevalentemente si riferiscono) avviene attraverso un tentativo di recuperare nella stessa grande impresa (specific) i vantaggi della piccola; e che questo processo si accompagna alla introduzione consistente in dette imprese della tecnologia microelettronica o information technology (che si sviluppa con grande rapidità a partire dai primi anni ’70). (50)
Le principali caratteristiche della information technology consentono di superare alcune di quelle che ad Abernathy ed Utterback erano apparse delle incompatibilità. In particolare:
- la flessibilità della tecnologia la rende adatta ad evitare gli inconvenienti della specializzazione spinta degli impianti;
- la pervasività, ossia la sua applicabilità sia nei processi che nei prodotti, consente di far convivere strategie di diversificazione produttiva con strategie di riduzione dei costi. (51)
L’esigenza di acquisire una specifica competenza distintiva, al fine di ottenere un vantaggio competitivo, quindi, può spingere le imprese ad adottare strategie che si distaccano dall’evoluzione naturale descritta, accentuando il rilievo dell’innovazione di prodotto o dell’innovazione di processo. La strategia innovativa può seguire percorsi diversificati in relazione alle caratteristiche e risorse delle singole imprese.
* * *
(50)
) Cfr. F. Chiaromonte, op. cit.
(51)
) Cfr. F. Momigliano, La tecnologia dell’informazione, effetti economici e politiche pubbliche in
“Tecnologie domani” a cura di A. Ruberti, Laterza, Bari, 1985.
|