Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Infine il costo generale della vita a Parigi, per una famiglia di quattro persone, è salito nel quarto trimestre del 1936, rispetto a quello precedente del 7%.
     Queste cifre provano che il meccanismo messo in moto dal Governo del fronte popolare per il controllo dei prezzi ha dato (sin dall'inizio) modesti risultati. L'aumento per le merci all'ingrosso nella misura del 24 % in un trimestre, è notevole, tenuto conto che il 35 % delle importazioni francesi proviene dalla colonie.
     Secondo il Tempo, tre mesi dopo l'allineamento, la situazione per quanto riguarda l'equilibrio tra prezzi interni e quelli esteri, è identica a quella del luglio del 1935, quando si cominciò ad affermare che bisognava ridurre il contenuto aureo della moneta per equiparare i prezzi con l'estero.
     Verso la metà di febbraio l'indice del prezzi all'ingrosso è salito del 36 % e quello del prezzi al minuto del 23 %.
     Il 31 marzo "La Stampa" di Torino scriveva: "Le cifre pubblicate dall'Amministrazione delle Dogane francesi sull'andamento degli scambi con l'estero destano vive preoccupazioni nel paese vicino. Nei primi due mesi del 1937 le importazioni (in cifra tonda) sono state di 7 miliardi e le esportazioni di 3,4, un disavanzo di circa 3,6 miliardi di franchi. Nel primo bimestre del 1935 il deficit ammontava a 930 milioni e nel 1936 a 1,6 miliardi. L'allineamento, dato il rapido aumento dei prezzi, ha peggiorato la situazione.
     Per quanto riguarda il debito pubblico francese, un comunicato del Ministero delle Finanze informava che al 1° gennaio del 1936 esso ammontava a 333 miliardi di franchi con un peso annuale per lo Stato di 16 miliardi.