La gravita del momento che la Patria attraversa non ti è sconosciuta.
Tu sai che il nemico anglosassone, con il quale siamo in lotta dalla guerra dell'A.O.I, e che si è sempre opposto alla nostra più elementare necessità di vita e di espansione, ha invasa l'Italia meridionale, con k sue armate bastarde, e tenta di occupare tutto il suolo della Patria, eliminando definitivamente l'Italia dal conflitto.
Ti appresti ad incontrare sul terreno dell'onore, al fianco dei camerati germanici, il nemico anglosassone, ti appresti a respingerlo, a ricacciarlo a mare, a spezzare il suo stupido orgoglio; poiché è a te affidato il sacro compito di ridare prestigio alla bandiera italiana, è necessario che il tuo spirito sia puro, che la tua mente sia limpida e che il tuo cuore non abbia esitazioni.
Tu sai che l'Italia di Vittorio Emanuele e di Badoglio è l'Italia della resa e della disfatta, l'Italia dei paurosi e dei vigliacchi, di coloro che preferiscono la pace a qualsiasi condizione al combattimento e all'onore.
Tu sai di rappresentare nella tua divisa, con il tuo contegno e con la tua nerezza, in guerra ed in pace, al fronte e nella vita militare quotidiana, l'altra Italia, la vera, quella dei forti, quella che tutte le altre nazioni hanno sempre rispettata e che rispetteranno ancora,- se anche tu così vorrai.
Alla tua giovinezza, al tuo ardimento, alle tue capacità è affidato il sacro nome d'Italia, che i tuoi avi hanno reso grande e stimato con le guerre del Risorgimento, che tuo padre ha imposto all'ammirazione del mondo con la vittoria ottenuta nella prima guerra mondiale, e che ora spetta a te difendere e portare ancora più avanti, affinchè la grandiosa guerra, in atto già da molti anni, sia vinta e le generazioni che non sono ancora nate possano benedire il tuo nome ed esserti grate per non aver tradito, con la tua defezione, tutta la storia della patria, testimonianza viva di sacrifìci e d'eroismi inauditi.
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