Il sangue giovane che scorre nelle tue vene, la salute e l'intelligenza hanno concorso a fare di te un soldato d'Italia, ma queste qualità, che sono un dono concessoti da Dio, sono anche uno scudo per difenderti dall'insidia della propaganda nemica, che è penetrata, con i suoi perfidi raggiri, nell'animo di molti italiani. Essa persuade più facilmente i tarati, i deboli, le persone che la stanchezza dei molti anni e delle molte disillusioni spinge al disfattismo. Sono di solito i vinti della vita a credervi, e se tra essi vi è qualche giovane, vuoi dire che è marcio o moralmente o fisicamente.
Perciò le tue qualità morali e fisiche sono la migliore difesa contro l'insidia nemica e ad esse noi ci appelliamo, sicuri di non errare.
« Buon sangue non mente », e noi abbiamo fede in te, soldato d'Italia.
Occorre però che la tua mente sia del tutto persuasa, che ogni ulteriore dubbio sia fugato e che tu sia convinto di combattere per una guerra santa, per l'ultima guerra d'indipendenza della Patria.
Le prime guerre d'indipendenza, come tu sai, hanno condotto all'unità d'Italia e con esse la nostra Patria ha ritrovato finalmente se stessa, dopo secoli di schiavitù. Ma l'Italia non aveva ancora raggiunti i sacri confini., che le Alpi delimitano con linea inconfondibile, ed è stata necessaria la nostra partecipazione alla prima guerra mondiale, per ottenere con la Venezia Tridentina e la Venezia Giulia la rettificazione del nostro confine alpino.
Al termine della guerra mondiale l'Italia era unita e compatta dalle Alpi al mare. Ma intanto altri problemi si ponevano, giacché la popolazione italiana, dal Risorgimento all'epoca attuale, si era quasi triplicata e la vita moderna imponeva tali necessità che il nostro territorio nazionale con le sue scarse risorse, si mostrava assolutamente insufficiente a dare a tutti lo strettamente indispensabile.
|