A te soldato d'Italia - Edizioni Erre

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          Le nostre leve dimostravano una razza forte e sana, ma spesso indebolita dalla scarsa alimentazione ; l'italiano era noto in tutto il mondo per la laboriosità e per la intelligenza, ma anche, è doloroso dirlo, per la miseria e la denutrizione.
          Il sacrificio dei 600.000 morti che l'Ita­lia aveva offerto alla vittoria alleata, nella prima guerra mondiale, avrebbe dovuto darci insieme a Trento e Trieste anche le terre e le colonie sufficienti a risolvere la nostra crisi, ma gl'inglesi, gli ameri­cani ed i francesi ci tradirono vilmente con il trattato di Versaglia, negandoci ogni possibilità di vita.
          Il fascismo è sorto per vendicare l'Ita­lia e Mussolini è divenuto ben presto la più grande fiamma d'italianità che il mondo abbia mai conosciuto.
          Tutti hanno compreso finalmente che l'indipendenza, riferita solo all'integrità territoriale dalle Alpi al mare, non aveva più alcun significato, dato che la nostra terra, di per sé, non produceva alimenti sufficienti per nutrire i suoi figli ; quindi indipendenza autentica voleva solo Delire impero e conquista di nuove terre.
          La guerra dell'A.O.I. fu la prima guerra imperiale e cioè di vera e totalitaria indi­pendenza, ma l'Inghilterra, succhiatrice e padrona delle ricchezze di quasi tutto il mondo, si oppose a che conquistassimo un posto al sole e promuovendo le sanzioni contro di noi, dimostrò di volerci sbar­rare la strada ad ogni costo. Uguale po­litica di boicottaggio l'Inghilterra svolgeva da tempo contro la Germania, come se non fosse abbastanza soddisfatta per le umi­liazioni imposte a questa valorosa nazione a Versaglia. Di conseguenza la Germania e l'Italia, che intanto con i loro regimi avevano svolto opera di rigenerazione so­ciale, di portata veramente rivoluzionaria, a favore delle classi lavoratrici, si univano formando l'Asse ROMA-BERLINO e fu­rono ben presto obbligate a subire la nuova mostruosa guerra, che l'Inghilterra, la nazione dei ricchi capitalisti e dei ne­grieri, scatenò contro di loro, gelosa del loro progresso civile e del favore che in tutto il mondo accoglieva l'eco della legi­slazione italiana e germanica a vantag­gio dei lavoratori e contro le classi del capitalismo, tanto care al cuore dei bri­tannici.




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